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17 luglio 09: Fermezza e Delusioni PDF Stampa E-mail

Fermezza e Delusioni

"Ua Savè se passiamo dobbiamo aprire una bottiglia di spumante","E' come, basta che la porti tu","equalèopobblem". Beh, stavolta mi è andata bene, ma chi può affermare che la propria carriera è sempre filata liscia? Beh, alieni a parte, penso che di pali ne abbiamo presi tutti un pò, chi più chi meno, chi diversamente. Beh, penso si capisca quanto influisca lo studio nella vita di un'universitario, penso basta controllare la data di questo e del precedente post; ogni 3 mesi, la vita di poveri ragazzi, si riduce ad un logorante immagazzinamento di dati formule teoremi dimostrazioni, insomma, perdendo completamente la cognizione del tempo e la cura di sè stessi; passano il tempo, credendo che il loro lavoro verrà premiato. Ma puntualmente accade, che per qualche motivo, dei più randomici, ci metta l'esame direttamente in quel posto, nel prossimo appello. Beh, ormai ci si fà l'abitudine, nella vita le delusioni sono tante, ma alla fine proprio a loro dobbiamo il nostro impegno e la nostra volontà di combattere ed andare avanti. Probabilmente se non ci fossero, filando tutto troppo liscio, ci porterebbe la noia. Ma sopratutto non ci indurrebbero a sforzarci nel diventare migliori di quelli che siamo, ed ogni esame non sarebbe una conquista, ma un'insipida fermata invece che un capolinea. Beh, se tralasciamo la religione cattolica, tutte le religioni parlano di convivenza di bene e male, del loro perfetto equilibrio, e  cosi nello studio come nella vita, ci sono cose belle e brutte, buone o cattive, degli opposti la cui unione forma l'interezza, che ci danno un punto di riferimento con il quale poter misurare ed assaporare i dolci piaceri di una vita. L'importante quindi, è essere fermi nelle proprie convinzioni, e non lasciarci abbattere dalle delusioni, ma anzi, forti della loro esistenza, cercare di spingersi in alto e ricordarsi cosa vogliamo, superare quel cavolo di esame e dimostrare che possiamo migliorare, e non importa quante volte lo ripeteremo inutilmente, ogni volta, ogni appello sarà una conquista, un passo sempre in avanti, se non verso la laurea, almeno verso un migliore se stessio Le difficolta ci rendono forti, non dovremmo abbatterci nell'affrontarle, sarebbe come entrare in un ristorante per patire la fame. E poi, beh io ci credo, il karma esiste, indipendentemente da quante braccia abbia il tuo dio, o da quale cognome porti il tuo docente.

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Ultimo aggiornamento Venerdì 17 Luglio 2009 23:33
 
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